I grandi misteri del cinema: è vero che alcuni film sono maledetti? Esistono davvero i messaggi subliminali? Perché hanno fatto recitare Alberto Tomba?
Misteri! Paranormale! Alieni! Complotti!
Se anche voi siete affascinati da tali argomenti e volete sapere quali di questi abbiano in realtà una spiegazione perfettamente scientifica e razionale (spoiler: praticamente tutti), allora siete nel posto giusto!
Una volta tanto, anche noi della Piramide stiamo sul pezzo e, in occasione degli Oscar, in questa puntata parliamo dei misteri del cinema (e non ci riferiamo alle incredibili prestazioni di un celebre attore cantato anche da un noto gruppo italiano)!
Diciamo subito che i mysteri cinematografici si dividono principalmente in due filoni, il primo dei quali è quello delle...
Maledizioni!
Il primo esempio di film maledetto che vi sarà venuto in mente, immagino sia senz'altro Il Corvo. Non varrebbe quasi neanche la pena di parlarne, da quanto è famosa la storia. Le voci sulla reale causa della morte di Brandon Lee si sono susseguite negli anni, con svariate teorie, da quelle verosimili alle più bizzarre (mafia, complotti, sette segrete ecc). Le indagini svolte all'epoca dalle autorità dimostrarono però, al di là di ogni dubbio, che fu una tragica fatalità, causata da fretta e distrazione: nella pistola usata da Michael Massee era rimasta una cartuccia a causa di una carica debole e nessuno se ne accorse.
I giornali dell'epoca parlano di altri episodi che confermerebbero la maledizione del film, ma suvvia, non si può davvero paragonare la tragica morte di un ventottenne a qualche piccolo incidente durante le riprese.
Comunque, no, la scena in cui Lee muore non è quella della sparatoria finale. Ovviamente, non è stata inserita nel film.
I giornali dell'epoca parlano di altri episodi che confermerebbero la maledizione del film, ma suvvia, non si può davvero paragonare la tragica morte di un ventottenne a qualche piccolo incidente durante le riprese.
Comunque, no, la scena in cui Lee muore non è quella della sparatoria finale. Ovviamente, non è stata inserita nel film.
Altro film su cui aleggiano sinistre voci è il classico dell'horror Nosferatu, considerato da tutti come il primo film di paura della storia. Secondo la leggenda, il protagonista sarebbe un misterioso attore apparso dal nulla e poi nel nulla scomparso dopo le riprese. Pare che girasse solo di notte e che il suo aspetto, con le orecchie a punta e i denti sporgenti, non fosse dovuto a trucchi, ma fosse naturale. Inoltre, il suo nome Max Schreck (traducibile più o meno in "massimo spavento") sarebbe uno pseudonimo inventato dal regista per celarne l'identità.
Insomma, in pratica, si dice che fosse un vampiro vero.
Insomma, in pratica, si dice che fosse un vampiro vero.
Guardate qua che bell'ometto |
In realtà basta fare qualche ricerca e in pochi secondi si scopre che l'attore esisteva davvero e ha girato parecchi altri film dopo Nosferatu. Se invece volessimo fare una ricerca per scoprire qualche prova che esistono davvero i vampiri... Beh, credo che ci vorrebbe molto più tempo!
L'elenco di film maledetti può continuare davvero a lungo, dalla saga di Poltergeist, che conta quattro morti fra gli attori, fra cui una ventiduenne e la protagonista dodicenne (ma gli altri due erano malati da tempo) a quella di Superman, che dapprima stroncò la carriera degli attori dei film degli anni '40 e '50 e poi proseguì con la tragica storia di Chritopher Reeve.
Una lista di film maledetti è qui, ed è sinceramente impressionante. Non ci sono reali spiegazioni per tutti questi casi, questo è chiaro, però vorrei soffermarmi sul fatto che nella storia del cinema sono state girate migliaia e migliaia di film, ad ognuno dei quali hanno lavorato moltissime persone, quindi statistica e buon senso suggeriscono che non sia poi impossibile che risulti una lista di questo genere. A questo si aggiunga che, spesso e volentieri, i dati vengono inclusi o esclusi a seconda della convenienza di chi sostiene la tesi e a volte vengono anche parecchio romanzati. Penso ad esempio all'episodio citato riguardo alla fidanzata del tecnico degli effetti speciali de Il Presagio, che morì in un qualche giorno in un incidente stradale e la sua testa venne trovata vicino a un cartello che indicava la distanza di 66,6 miglia da un qualche posto! Infatti le varie versioni che si trovano in rete concordano sulla morte della ragazza (effettivamente avvenuta), ma non sul periodo dell'incidente e neppure sulla località a cui si riferirebbe il cartello nei pressi del luogo fatale. In alcuni articoli si parla di Liegi, mentre in altri, più inquietanti, addirittura di Ommen ("Omen" è il titolo inglese del film). Certo è che non ci sono evidenze fotografiche di tale cartello e a dirla tutta, a me sembra strano che le autorità indichino una tale distanza da un luogo. Per carità, non sono andato sul posto a verificare, ma mi pare bizzarro che vengano indicati i decimali in un'indicazione geografica. Mah...
Una lista di film maledetti è qui, ed è sinceramente impressionante. Non ci sono reali spiegazioni per tutti questi casi, questo è chiaro, però vorrei soffermarmi sul fatto che nella storia del cinema sono state girate migliaia e migliaia di film, ad ognuno dei quali hanno lavorato moltissime persone, quindi statistica e buon senso suggeriscono che non sia poi impossibile che risulti una lista di questo genere. A questo si aggiunga che, spesso e volentieri, i dati vengono inclusi o esclusi a seconda della convenienza di chi sostiene la tesi e a volte vengono anche parecchio romanzati. Penso ad esempio all'episodio citato riguardo alla fidanzata del tecnico degli effetti speciali de Il Presagio, che morì in un qualche giorno in un incidente stradale e la sua testa venne trovata vicino a un cartello che indicava la distanza di 66,6 miglia da un qualche posto! Infatti le varie versioni che si trovano in rete concordano sulla morte della ragazza (effettivamente avvenuta), ma non sul periodo dell'incidente e neppure sulla località a cui si riferirebbe il cartello nei pressi del luogo fatale. In alcuni articoli si parla di Liegi, mentre in altri, più inquietanti, addirittura di Ommen ("Omen" è il titolo inglese del film). Certo è che non ci sono evidenze fotografiche di tale cartello e a dirla tutta, a me sembra strano che le autorità indichino una tale distanza da un luogo. Per carità, non sono andato sul posto a verificare, ma mi pare bizzarro che vengano indicati i decimali in un'indicazione geografica. Mah...
Vabbè, l'elenco potrebbe continuare ancora a lungo, ma per ora possiamo fermarci (se volete approfondire, c'è comunque una lista di leggende che analizza alcuni casi in modo razionale qui) e passare al secondo filone di misteri cinematografici, ovvero i...
Messaggi subliminali!
Ne abbiamo sentito parlare tutti: ne parla Brad Pitt in Fight Club e a quest'argomento sono dedicati interi lollosissimi siti, ma cosa c'è di vero? La risposta breve è "non lo sappiamo con certezza", mentre la risposta lunga è qui sotto.
Innanzitutto, diciamo subito che tutta la storia prese il via da un esperimento condotto nel 1956 da James Vicary, che riuscì ad aumentare le vendite di Coca Cola e pop corn a seguito della visione di un film in cui aveva inserito ordini subliminali che imponessero di consumare tali salubri sostanze. Il risultato in sé fece molto scalpore, ma nessuno riuscì mai a replicarlo, fino a quando lo stesso Vicary non fu costretto ad ammettere di aver falsificato i dati.
Detto questo, pare che qualcosa di vero ci sia, come dimostra una recente ricerca. Però pare anche che i messaggi vengano percepiti solo se non siamo troppo attratti o concentrati su qualcos'altro (in pratica funzionerebbero solo coi film noiosi!). Comunque, come spesso succede quando si parla di funzionamento del cervello, le risposte certe al 100% ancora non ci sono.
Detto questo, pare che qualcosa di vero ci sia, come dimostra una recente ricerca. Però pare anche che i messaggi vengano percepiti solo se non siamo troppo attratti o concentrati su qualcos'altro (in pratica funzionerebbero solo coi film noiosi!). Comunque, come spesso succede quando si parla di funzionamento del cervello, le risposte certe al 100% ancora non ci sono.
"Sì, vabbè, ma di questo non ce ne frega niente! Parlaci della Disney", starete pensando voi, massa di impazienti che non siete altro!
Allora, sul discorso Disney mi scuso se prenderò tutte le mie fonti da un solo sito (in inglese), ma è davvero il più completo che ho trovato. Iniziamo col dire che, sì, la tette in Bianca e Bernie ci sono davvero, tanto che la Disney ritirò la cassetta dal mercato nel '99 proprio per questo motivo. Non si sa chi abbia messo quell'immagine nel film, né perché, ma di certo questo ritiro creò parecchio clamore mediatico intorno alla pellicola, e si sa che il clamore è l'anima del commercio!
Anche quell'altra cosa brutta sulla copertina della Sirenetta, in effetti pare proprio che ci sia. Anche qui, non si sa bene il motivo della sua presenza: di certo non si tratta di una vendetta di un disegnatore licenziato dalla Disney, come vuole la leggenda (l'artista era un freelance), ma anche in questo caso la versione scandalosa fu tolta dal mercato. La versione ufficiale è che sia un caso, dovuto al fatto che il disegnatore abbia finito il lavoro a tarda notte. Di certo molta gente non sarà soddisfatta da questa spiegazione, e personalmente non me la sento di darle tutti i torti.
Proseguiamo con l'altra grande accusa nei confronti di Topolino & soci: c'è davvero la scritta SEX nel Re Leone?
Beh, di certo c'è qualcosa di molto simile, ma potrebbe in effetti essere un semplice easter egg dedicato al reparto effetti speciali (SFX). Anche qui comunque, come del caso delle pudenda di Jessica Rabbit, il sospetto è certamente legittimo.
Beh, di certo c'è qualcosa di molto simile, ma potrebbe in effetti essere un semplice easter egg dedicato al reparto effetti speciali (SFX). Anche qui comunque, come del caso delle pudenda di Jessica Rabbit, il sospetto è certamente legittimo.
Concludiamo con un paio di altri casi famosi, in cui finalmente possiamo dare piena assoluzione a Zio Walt: riguardo al prete della Sirenetta, quel rigonfiamento lì non è quella cosa là, ma è semplicemente un ginocchio, come si vede chiaramente nelle altre inquadrature, mentre invece l'ombra scandalosa in Toy Story 3 è proprio un falso (incredibile che girino cose false su internet, eh?).
Bene, direi che per quata puntata può bastare. Concludiamo con alcune segnalazioni:
Innanzitutto, il gioco di questa puntata, che è Movie Trailer di Andrea Chiarvesio e Pierluca Zizzi, che vi permetterà di sfoggiare la vostra cultura cinematografica coi vostri amici ed è anche un oggetto di arredamento con la sua scatola a forma di pizza cinematografica.
Dopodiché, ecco un simpatico articolo su tutto quello che Ritorno al Futuro aveva correttamente previsto. Qui, più che di mistero, direi però che possiamo parlare di lungimiranza.
Infine, ecco il documentario che analizza nel dettaglio tutte le stranezze di Shining: io ve lo segnalo, ma non lo guardo perché mi fa troppa paura!
In Movie Trailer, un giocatore pensa a un film e gli avversari cercano di indovinarlo facendogli domande a cui può rispondere solo posizionando alcuni indicatori sulle icone presenti sulla plancia. Scopo del giocatore di turno è non far scoprire il titolo troppo presto (ma comunque, farlo scoprire!), mentre gli avversari devono cercare di indovinarlo il prima possibile.
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