Come fanno i medium a parlare con gli spiriti? Come fanno i sensitivi a conoscere tutto di voi? Esattamente nello stesso modo in cui io so che tu, proprio tu che mi stai leggendo in questo momento, saresti felice di vincere al superenalotto!
Misteri! Paranormale! Alieni! Complotti!
Se anche voi siete affascinati da tali argomenti e volete sapere quali di questi abbiano in realtà una spiegazione perfettamente scientifica e razionale (spoiler: praticamente tutti), allora siete nel posto giusto!
E così, siamo finalmente arrivati alla trentesima puntata della Piramide delle Bermuda! E come festeggiare questo importante traguardo se non con un articolo che parla di un argomento super classico come l'occultismo?
Devo però fare una premessa. Da persona bramosa di sapere quale sono, ho frequentato dei corsi di mentalismo e so quali trucchi si celano dietro a certi apparenti miracoli come lettura del pensiero, premonizioni ecc, però capite bene che non voglio spiattellare qui i segreti di migliaia di prestigiatori che realizzano queste illusioni a scopo di intrattenimento. Parlerò quindi dei sistemi che i truffatori usano per, appunto, truffare la gente!
Concentriamoci dunque su un paio d'argomenti tipicamente utilizzati proprio a scopo divinatorio e non ricreativo.
Iniziamo dalle
Sedute spiritiche
Innanzitutto serve il buio, perché fa atmosfera, perché suggestiona, perché rende tutto più magico e perché tutti ne hanno paura.
Ah, sì, e poi anche perché così il medium può operare i suoi magheggi senza essere visto.
E tali magheggi a volte sono davvero molto semplici: banalmente basterebbe avere un complice già nascosto nella stanza in penombra dall'inizio, dietro a una tenda, che spalanchi una finestra al momento giusto, per farvi passare una serata che non dimenticherete facilmente.
Per il resto, basta essere sufficientemente naturali e convincenti mentre si parla delle presenze che potrebbero essere risvegliate e saper eseguire qualche semplice gioco di prestigio e il più è fatto! Come già detto qui, non è per nulla difficile far "parlare" uno spirito tramite la tavoletta ouija, ma ci sono anche altri modi più fantasiosi e convincenti per ottenere manifestazioni. Vediamone alcuni:
- In caso ci siano dei complici, basta che siano molto cauti nel muoversi, che non respirino affannosamente, che siano vestiti di nero e che siano già nascosti nella stanza prima dell'inizio. Poi, potranno usare bastoni per far volare oggetti o far suonare campanelle, o sfiorare i partecipanti con lembi di stoffa. Niente di complicato, insomma.
- Senza complici, conviene usare delle bacchette telescopiche, o perché no dei congegni radiocomandati. Alcuni medium più abili riescono anche a farsi legare e sciogliere almeno un braccio senza che nessuno se ne accorga, rimettendolo poi a posto prima che venga riaccesa la luce.
- Molto scenografica è anche la vernice fosforescente, da usare molto diluita. Ricordate sempre che in questo campo, less is more o, se vogliamo dirlo in italiano, il troppo stroppia: mille rutilanti fenomeni super appariscenti farebbero pensare a una messinscena, mentre un tenue bagliore nell'oscurità, non ben distinguibile, è molto più efficace, soprattutto perché poi sarebbero le menti dei partecipanti a vederci qualcosa o qualcuno (per esempio: una persona cara che non c'è più).
"Sì, ok", direte voi, "ma al giorno d'oggi le sedute spiritiche non le fa più nessuno!"
E forse avete anche ragione, ma ciò che invece è ancora (purtroppo) in voga è il ricorso a dei figuri che sono esattamente della stessa pasta dei sedicenti medium citati sopra, ovvero:
Maghi e cartomanti:
"Eh, no, ma io sono andata da una che ha davvero i poteri: mi ha detto cose di me che nessun altro poteva sapere", mi ha detto l'altro giorno una mia amica, facendomi inorridire e spingendomi a scrivere quest'articolo.
Eh, cara mia, non mi stupisce che ti abbia detto cose simili, perché è il suo lavoro e conosce parecchie tecniche per farlo! Ma le conosco anch'io e le scrivo subito!
- Innanzitutto, un po' di buonsenso: chiunque vada da un "mago" ha evidentemente bisogno di qualcosa, quindi dire di "percepire" che c'è un senso di insicurezza, o qualche problema, o qualcosa che non va, è una pratica sempre efficace. Detto questo, sappiamo bene che le tematiche che affliggono le persone sono sostanzialmente tre: soldi, salute e amore, quindi basta iniziare il discorso in modo generico da lì e poi andare per deduzione. I sensitivi più bravi riescono a interpretare le micro reazioni del richiedente quando toccano questi temi, individuando così quello giusto. A volte è direttamente il richiedente a dirlo in modo esplicito.
- Ma cosa intendiamo esattamente per "iniziare il discorso in modo generico"? Beh, in pratica si tratta di sfruttare l'effetto Forer, che trovo particolarmente interessante. Sono pigro e quindi copincollo da Wikipedia (ho molte altre fonti che confermano questo effetto, solo che sono cartacee e quindi la magia del ctrl+c / ctrl+v non funziona):
"Nel 1948, lo psicologo Bertram R. Forer consegnò un test di personalità ai suoi allievi. Al termine fornì a ciascuno di loro un'analisi della personalità quale risultato del test effettuato.
In seguito egli invitò ognuno degli studenti a dare un giudizio, su una scala da 0 (molto scarso) a 5 (eccellente), al profilo fornito sulla base di quanto questo risultato si adattasse a loro stessi. La media fu di 4,26. Solo al termine Forer rivelò agli studenti che era stato consegnato a tutti lo stesso profilo psicologico che così recitava:
« Hai molto bisogno che gli altri ti apprezzino e ti stimino eppure hai una tendenza ad essere critico nei confronti di te stesso. Pur avendo alcune debolezze nel carattere, sei generalmente in grado di porvi rimedio. Hai molte capacità inutilizzate che non hai volto a tuo vantaggio. Disciplinato e controllato all'esterno, tendi ad essere preoccupato ed insicuro dentro di te. A volte dubiti seriamente di aver preso la giusta decisione o di aver fatto la cosa giusta. Preferisci una certa dose di cambiamento e varietà e ti senti insoddisfatto se obbligato a restrizioni e limitazioni. Ti vanti di essere indipendente nelle tue idee e di non accettare le opinioni degli altri senza una prova che ti soddisfi. Ma hai scoperto che è imprudente essere troppo sinceri nel rivelarsi agli altri. A volte sei estroverso, affabile, socievole, mentre altre volte sei introverso, diffidente e riservato. Alcune delle tue aspirazioni tendono ad essere davvero irrealistiche. »
A dire il vero le frasi utilizzate da Forer nella compilazione del profilo "universale", furono formulate proprio a partire da una rivista di astrologia."
E bravo il nostro professore! - Per non andare proprio a caso è poi fondamentale avere un buono spirito di osservazione: già solo vedendo cosa indossa il cliente, o quanto sono curate le sue mani, permette di dedurre qualcosa su di lui. A volte è possibile farsi un'idea delle sue condizioni economiche, o capire da che ambiente arrivi, per tirare a indovinare con più probabilità di successo.
- Già, tirare a indovinare. Sostanzialmente è questo che fanno i sensitivi, basandosi anche su un pizzico di statistica. Banalmente, conoscendo i nomi più diffusi, si può percepire che ci sia una persona che si chiami così con cui il cliente è in conflitto, o per cui è preoccupato, o che, volendo partire da una considerazione generica, è importante in questo momento. Se volete, fate una prova: andate su questa pagina (non ho verificato che sia accurata, ma poco importa: è comunque verosimile e utile al nostro caso) e pensate a quante persone importanti per la vostra vita ci sono con i nomi in cima alle classifiche, o con loro variazioni (se direte Giuliana invece di Giulia, il sensitivo comunque lo farà passare come un successo). Ancora più efficace è associare il nome a una persona defunta, perché il cerchio si allarga di parecchio, anche nel tempo. Che sia la mia bisnonna o una cugina di terzo grado a proteggermi, comunque sarà una bella notizia per me.
- Già, le belle notizie: questo è un altro buon sistema per avere successo. Sentirsi dire che tutto si sistemerà o che qualcuno sta vegliando su di te fa sempre piacere e mette in buona disposizione l'animo l'ascoltatore, che sarà quindi felice di essersi rivolto al mago e di conseguenza sarà più propenso ad adattare le generiche frasi che sentirà al suo caso particolare.
- Più nello specifico, le tecniche utilizzate da questo genere di ciarlatani sono quelle del cold reading, che trovate descritte qui. In sintesi: il sensitivo conosce cose che solo voi potete sapere perché... gliele avete dette voi, in modo esplicito o implicito! Il bravo sensitivo è colui che riesce a leggere ("reading", appunto) quello che gli serve osservando le vostre reazioni, portando il discorso dove vuole e facendosi sostanzialmente rivelare ciò che gli interessa. E il bello è che voi neanche ricorderete di averlo fatto!
A questo punto infatti è necessario parlare di un aspetto molto importante del discorso:
Falsi ricordi:
Sia per quanto riguarda le sedute spiritiche, sia per quanto riguarda i veggenti che vi leggono il pensiero, la chiave del successo sta comunque nei falsi ricordi, di cui tutti noi, inevitabilmente, siamo vittime (ricordo benissimo di averlo detto anche a Megan Fox quella sera che uscimmo insieme).
Il fatto è che il cervello non può immagazzinare TUTTI i dettagli della realtà che ci circonda, quindi applica un'attenzione selettiva (di cui abbiamo parlato anche qui), che sostanzialmente fa sì che vengano dimenticati tutti i particolari non consoni all'idea che ci siamo fatti (tipicamente, le frasi generiche che non si adattavano al nostro caso) e vengono esaltati i dettagli più sconvolgenti.
Per esempio, un dialogo del genere:
Il fatto è che il cervello non può immagazzinare TUTTI i dettagli della realtà che ci circonda, quindi applica un'attenzione selettiva (di cui abbiamo parlato anche qui), che sostanzialmente fa sì che vengano dimenticati tutti i particolari non consoni all'idea che ci siamo fatti (tipicamente, le frasi generiche che non si adattavano al nostro caso) e vengono esaltati i dettagli più sconvolgenti.
Per esempio, un dialogo del genere:
"Vedo... Vedo... Una persona nella tua vita, è molto importante per te... Si chiama... Aspetta...Luca? Sì, mi sembra Luca..."
"Beh, mio fratello si chiama Gianluc..."
"Sì, ecco! Sì, avete avuto degli screzi a volte, ma gli vuoi molto bene, vero?"
Nei racconti diventerà: "Ti assicuro che quello ha davvero dei poteri magici. Sapeva il nome di mio fratello prima ancora che io dicessi una parola".
E vorrei ribadire ancora che è una cosa del tutto normale. Non bisogna essere necessariamente stupidi perché questo succeda (bisogna esserlo per andare da un ciarlatano, ma quello è un altro discorso).
E vorrei ribadire ancora che è una cosa del tutto normale. Non bisogna essere necessariamente stupidi perché questo succeda (bisogna esserlo per andare da un ciarlatano, ma quello è un altro discorso).
Fra l'altro, se alla fine del dialogo riportato sopra rispondeste: "A dire il vero io e mio fratello ci odiamo a morte", il veggente insisterebbe sul fatto che in fondo al cuore in realtà vi volete bene e poi metterebbe l'accento sul fatto di aver detto che avete avuto degli screzi.
Insomma, alla prova dei fatti, quelle che sembrano reali capacità paranormali non sono nient'altro che tecniche ben conosciute per indovinare ciò che passa per la testa a un'altra persona basandosi su alcuni dati noti (un po' come accade nel gioco Divinare di Brett J. Gilbert). A volte è possibile che inserisca nella seduta qualche vero e proprio gioco di prestigio: per esempio, ci sono tecniche per indovinare un disegno fatto da un'altra persona, o un nome che ha scritto su un foglietto poi bruciato, o il contenuto di una busta chiusa (io ne conosco alcune, ma come detto all'inizio non le rivelerò). Altre volte, soprattutto se il richiedente ha preso un appuntamento prima fornendo nome e cognome, il veggente può avere aiuti molto più diretti per fare bella figura, come si vede in questo video:
Insomma, per farla breve. Se un ciarlatano è bravo, può convincere chiunque di avere poteri paranormali, ma ciò non significa che li abbia.
Che sia abile in psicologia o in prestigiazione, resta pur sempre un ciarlatano.
Divinare è un gioco dalle regole molto semplici: impersonando potenti medium dovete indovinare quante carte di ogni colore ci sono in gioco, basandovi su quelle che vi passano per le mani e quelle che giocano i vostri avversari. Per riuscirci vi serviranno calcolo, bluff e ovviamente un po' di fortuna.
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