mercoledì 1 ottobre 2014

Scie chimiche: la bufala per antonomasia!


Le scie chimiche io le faccio quando mangio i fagioli al bario.



Misteri! Paranormale! Alieni! Complotti!
Se anche voi siete affascinati da tali argomenti e volete sapere quali di questi abbiano in realtà una spiegazione perfettamente scientifica e razionale (spoiler: praticamente tutti), allora siete nel posto giusto!


Di tutte le bufale assurde e incredibili che girano sul web (e ce ne sono davvero di bizzarre), quella delle scie chimiche secondo me è davvero la più clamorosa. Talmente clamorosa che quasi mi vergogno a parlarne, però almeno non dovrò inventarmi troppe battute perché fa già molto ridere di per sé.
Credo che tutti ne abbiate sentito parlare, ma se voglio scriverci su un articolo, mi tocca comunque dire di cosa si tratti, ovvero del fatto che qualcuno (governo? Alieni? Grigi? Illuminati? Massoni? Boy scout?) spargerebbe a piene mani nell'aria  quintali di veleni velenosissimi, scaricati dagli aerei e ben visibili con le loro scie bianche portatrici di morte (neanche fossimo fra le pagine dell'Eternauta).

Come già fatto in altre occasioni, più che una trattazione vera e propria dell'argomento, che già hanno fatto altre persone meglio di me, fornirò un elenco di fonti per farsi un'idea di come stiano realmente le cose, mettendo in risalto alcuni aspetti veramente grotteschi della vicenda.

In questo senso, partiamo subito da alcune palesi assurdità:
  1. sappiamo bene, come dimostrano la sabbia del Sahara che arriva in Italia, i vulcani islandesi e altri fenomeni, che se qualcosa viene liberato nell'atmosfera, specie se ad alta quota, non se ne resta certo lì a stazionare, ma si propaga ben presto dappertutto. Se ci aggiungiamo il fatto che gli aerei in giro per i cieli sono veramente tanti, possiamo tranquillamente concludere che non esistano, quantomeno nel mondo civilizzato, luoghi sicuri in cui poter inalare ossigeno a pieni polmoni schivando questi fantomatici veleni. Quindi chiunque siano le eminenze dietro a questa cospirazione, non si capisce perché dovrebbero avvelenare un'aria che sicuramente respirerebbero anche loro.
    Come dite? Potrebbero essere alieni che non vengono danneggiati da tali sostanze? Ok, ma allora dovete darci le prove, perché come abbiamo già detto qui e qui è davvero molto, molto improbabile che siamo mai potuti entrare in contatto con civiltà provenienti da altri pianeti.
  2. Avete idea di quanta gente ne sarebbe coinvolta? Avete idea di quanti aerei circolino per i nostri cieli? Quanta gente li avrà progettati, costruiti e riforniti? Come possono essere tutti all'oscuro di tutto? E se invece sapessero e non parlassero, quale dovrebbe essere il compenso in cambio del fatto che loro, le loro famiglie e i loro amici debbano respirare veleni mortali in continuazione? In cambio di cosa un pilota dovrebbe azionare un simile dispositivo? In cambio di cosa un controllore di volo dovrebbe nascondere la presenza di un aereo? Ma anzi, scusate, queste domande non vanno poste al singolare, ma al plurale: in cambio di cosa migliaia di persone dovrebbero nascondere un complotto di questo tipo?
    Davvero, mi sto sinceramente vergognando per il fatto di essere qui a scrivere cose tanto ovvie, ma evidentemente c'è bisogno di farlo, visto il numero di interrogazioni parlamentari presentate negli anni sull'argomento (e... No, non solo da parte di quelli lì che pensate voi) :(
  3. Perché, volendo avvelenare l'aria, si dovrebbe usare un sistema tanto poco efficace e incontrollabile per via dei venti, quando basterebbe inserire i composti letali in acquedotti o benzinai? Complotto per complotto, è una via davvero bizzarra da scegliere. Chi l'avrebbe ordito, un tale piano? Averell Dalton, forse?  
  4. Oltre a questi primi fattori, dettati dal puro buonsenso, ce n'è anche un altro, ancora più importante, e cioè che non ci sono prove di tali irrorazioni:
    • i myteriosi filamenti che verrebbero ritrovati dopo il passaggio di un aereo kimiko!1! sono un classico esempio di qualcosa che viene trovato da chi ha già in mente cosa ci sarà: in pratica si va su un prato, si cerca qualcosa che sembri strano o sconosciuto (ovviamente senza portarsi dietro nessuno che abbia competenze tali da poter spiegare ciò che potrebbe essere trovato) e si decide arbitrariamente che una qualsiasi cosa di cui non conosciamo la provenienza sia stata scaricata dagli aerei, anche se si tratta solo di ragnatele.
    • le analisi del terreno  hanno rilevato la presenza di elementi come alluminio, quarzo e soprattutto il famigerato bario. Beh, in realtà non c'è nulla di strano in sé, visto che tale elemento si trova nella normale terra, ma soprattutto potrebbe arrivare da una marea di altre fonti più probabili (è usato per fare vernice, mattoni, gomma, vetro e piastelle) e soprattutto più vicine, rispetto a un aereo che passa ad altissima quota.
    • Se davvero stiamo subendo questo avvelenamento da oltre vent'anni, perché la qualità dell'aria è sostanzialmente migliorata?
    • Le morie di uccelli segnalate in concomitanza della malefica attività sono in realtà frequenti, normalissime e perfettamente spiegabili.
Oltre a tutto ciò, c'è poi da dire la cosa più assurda, cioè che sappiamo benissimo chi si è inventato tutta questa storia e perché!
Riprendo pari pari quello che c'è scritto in questo chiarissimo articolo di Silvia Bencivelli:
"Il padre delle scie chimiche si chiamava Richard Finke: non era uno scienziato, né un esperto di aeronautica, non aveva nessuna competenza in ambito di spionaggio. Però si mise in società con un certo Larry Wayne Harris che aveva aperto un’ambiziosa ditta di consulenza contro gli attacchi terroristici (la LWH Consulting). Era il 1997: i due, per farsi pubblicità, cominciarono a spammare email in cui annunciavano l’imminenza di un attacco. Ma le cose andarono male, il batterio della peste bubbonica non si fece vedere, e i due non si procurarono clienti. Fu così che Finke passò al contrattacco e scrisse a una mailing list sul bioterrorismo la seguente mail (questa è la versione riportata dal giornalista cacciabufale, o debunker, Jay Reynolds): “Il direttore di Aqua-tech Environmental… rivela oggi di aver trovato 1,2-dibromoetano (una sostanza molto tossica e cancerogena, ndr) in campioni di acqua… raccolti da contadini di Maryland e Pennsylvania. … La sostanza sembra essere mescolata al carburante degli aerei e dispersa costantemente nei nostri cieli. Le linee che riempiono i nostri cieli non sono scie di condensazione: vengono disperse e possono durare ore, rilasciando lentamente il flagello”. Il titolo, in perfetto stile complottardo, era scritto in maiuscolo, cominciava con Genocide on a wholesale (genocidio all’ingrosso) e conteneva la bellezza di cinque punti esclamativi su quindici parole. "


Non ci sarebbe veramente bisogno di dire altro, in merito, se non che il motivo per cui questa leggenda continua a vivere è esattamente lo stesso per cui è nata: arricchire truffatori che gestiscono siti e blog complottisti, scrivendo libri e raccogliendo donazioni che, purtroppo, qualche sprovveduto effettivamente elargisce.

Di certo, nella storia dell'umanità ci sono stati aerei portatori di morte, dalla prima guerra mondiale (a cui si riferisce il gioco Wings of Glory di Andrea Angiolino a Pier Giorgio Paglia, nel quale personalmente sono scarsissimo, ma che ha schiere di accaniti fan) fino ai giorni nostri, passando per Hiroshima e Nagasaki.
Attivarsi e impegnarsi per contrastare l'utilizzo di quel tipo di aerei è perfettamente giusto e comprensibile, ma impiegare tante energie perché spaventati da normalissime scie di condensazione è davvero uno spreco colossale e immotivato.

Su una tale enorme circonvenzione di incapaci sì che bisognerebbe fare un'interrogazione parlamentare.

Wings of Glory è un gioco da tavolo nel vero senso della parola, visto che il primo problema (almeno per me) è proprio quello di non cadere dal tavolo: ogni giocatore comanda un aereo da guerra e lo muove tramite carte su cui è disegnata una rotta. A inizio turno ogni giocatore sceglie tre carte e le mette sulla propria plancia nell'ordine in cui le vorrà attivare. Quando tutti hanno scelto, scoprono la prima carta, la posizionano davanti al proprio aereo e lo muovono di conseguenza, ripetendo il processo dopo la seconda e terza carta. Al temine di ogni movimento si verifica se qualcuno è in una posizione tale da poter sparare a un avversario, ma io di solito a quel punto sono già caduto dal tavolo.

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