martedì 15 ottobre 2013

Sogno e son desto!


In questa puntata vediamo come la vostra mente vi inganna durante il dormiveglia, a differenza delle menti delle altre persone, che vi ingannano mentre siete svegli.

Misteri! Paranormale! Alieni! Complotti!
Se anche voi siete affascinati da tali argomenti e volete sapere quali di questi abbiano in realtà una spiegazione perfettamente scientifica e razionale (spoiler: praticamente tutti), allora siete nel posto giusto!


Oggi parliamo di un argomento che mi affascina davvero parecchio. È uno dei temi che più mi incuriosiscono e sconcertano, facendomi amare sempre più la ricerca della conoscenza dietro a misteri apparentemente inspiegabili.
Fin da bambino, mia madre mi ha sempre detto che non c'era nessun mostro sotto al letto, né nessun uomo nero nell'armadio (anche perché non sarebbero sopravvissuti in mezzo a quel disordine). La cosa ovviamente non mi convinceva e me ne stavo rannicchiato sotto le coperte come penso capitasse anche a voi.
Chi non ha mai avuto queste paure? Quando la luce si spegneva, quando si restava soli nella stanza buia, quando gli scricchiolii del legno e i rumori delle tubazioni echeggiavano all'improvviso, non trasalivate, forse? Non eravate terrorizzati all'idea di veder apparire nella stanza un mostro, un demone, una strega o un fantasma? Sono convinto di sì, così come sono convinto che in realtà non vi sia mai apparso niente.
Ed è qui che viene il bello perché a volte invece, a certe persone, qualcuna di queste cose appare davvero!

Non vi sto prendendo in giro (se volessi farlo vi direi che guadagno fior di euro, scrivendo questi articoli), ma il fatto che appaiano non significa che queste creature siano reali. Semplicemente, si è scoperto che a ridosso del sonno, il cervello può avere delle visioni chiamate ipnagogiche (se prima di addormentarsi) o ipnopompiche (se al risveglio), che sono molto reali e coinvolgono tutti i sensi. Le più comuni sono:
  • avvertire la presenza di un intruso nella stanza;
  • la sensazione di una forte pressione sul petto
  • levitare al di fuori del proprio corpo.
Un'altra possibile illusione di questo genere è quella di sentir chiamare il proprio nome al risveglio (e questa l'ho sperimentata in prima persona più volte). Inoltre esiste il fenomeno della paralisi da sonno: si è osservato che, durante la fase REM, il corpo si immobilizza completamente (forse per evitare reazioni inconsulte agli incubi) e talvolta questa incapacità motoria può protrarsi anche per qualche decina di secondi al risveglio, accrescendo la sensazione di angoscia e impotenza.

Capite bene la portata di ciò che ho appena descritto: TUTTO quello che noi percepiamo è in realtà codificato dal nostro cervello. Se esso interpreta come reale una cosa che non esiste, per noi è reale. La vediamo, la sentiamo, possiamo anche toccarla, perché il cervello ha gli stessi stimoli di quando davvero vediamo, sentiamo o tocchiamo qualcosa. L'esperienza è del tutto VERA, anche quando ci rendiamo conto razionalmente che non è possibile che lo sia. Tanto più che di norma si tratta di visioni molto angoscianti, che si distinguono dagli incubi solo perché... sono molto peggio!
È vero che questo tipo di illusioni colpiscono principalmente persone che già hanno disturbi della personalità e che già normalmente faticano a distinguere fantasia e realtà, (spero che questo non sia il vostro caso, cari nerd che siete arrivati dalla nostra pagina Facebook, anche perché vorrei che sapeste sempre bene quando state guidando su una strada vera e quando su una di Los Santos), ma ciò non significa che gli altri ne siano immuni: a chiunque può capitare una volta nella vita, senza che ciò faccia di lui un pazzo. Studenti e altre persone che dormono poco o sono spesso sotto stress sono candidati ideali a vivere esperienze di questo tipo, quindi non stupitevi se affermo che dall'alba dell'umanità è capitato milioni di volte a milioni di persone.
Ciò apre un grande finestra che fa luce su tutte le testimonianze di coloro che hanno visto mostri o fantasmi, dando origine ai miti sui demoni in tempi antichi e sui rapimenti alieni in tempi recenti. Chi afferma di aver provato questo tipo di esperienze non è necessariamente un bugiardo: può averle genuinamente vissute. Nella sua testa.

Per concludere lascio un paio di link: un articolo sull'argomento e un brano da uno dei libri più belli che abbia mai letto.
Il gioco legato a questa puntata è Non cedere al sonno di Fred Hicks, un gioco di ruolo narrativo che non è proprio entry level, ma fa vivere bene le sensazioni a cui mi riferisco.
Con questo vi saluto, con l'augurio che l'unico incontro spaventoso che possiate avere al mattino sia quello con il suono della sveglia.

Non cedere al sonno è un gioco di ruolo in cui ogni giocatore interpreta un insonne che lotta per la propria vita e per restare sveglio: l'insonnia ha generato nei giocatori la capacità di vedere gli incubi e di accedere a una città parallela in cui essi vivono. Procedendo col gioco, i giocatori avvertiranno sempre più forte il bisogno di riposarsi, ma se si addormenteranno saranno facile preda per le creature contro cui stanno combattendo.

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